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I personaggi del territorio: Michele Braccia

Michele Braccia, dopo aver conseguito nel 1994, presso la Scuola di Commercio di Bellinzona, il diploma federale di impiegato di Commercio, frequenta l’Università di Milano di Storia contemporanea, dove nel 2002 ottiene il Diploma Certificate of Advanced Studies. La sua formazione comprende anche il Diploma federale di Albergatore, i Diplomi cantonali e federali di Sommelier. Dal 2005 è proprietario e gerente del Grotto Serta di Lamone.

Buongiorno Michele, il Grotto Serta è una delle attività storiche nel settore della ristorazione, come e quando nasce?
Il ristorante Serta ha una tradizione ultracentenaria: ha attraversato momenti di grande lustro ed altri meno entusiasmanti. I miei genitori, Rosaria e Gerardo, debuttano l’8 luglio 1987. Nel 1996 viene aggiunta la sala principale, nel 2011 diminuisce il numero delle camere ma vengono completamente rinnovate. Nel 2021 arriva la nuova cantina “Giro di Vite” e la sala riunioni. Nel 2022 la terrazza sotto il pergolato completamente rinnovata ed ora stiamo lavorando al nuovo parco giochi.

Qual’è la vostra filosofia in cucina?
La nostra cucina è mediterranea con frequenti incursioni nei prodotti e nella realtà gastronomica ticinese. Seguiamo la stagionalità dei prodotti cambiando la carta 4 volte all’anno.

Uno dei vostri fiori all’occhiello è sicuramente la cantina “ Giro di vite “, di cosa si tratta?
La cantina “Giro di Vite” è stata ultimata il 30 maggio del 2021, il giorno dopo abbiamo riaperto dopo la pausa forzata per il COVID. La cantina “Giro di Vite” è figlia di un sogno alimentato per ben 12 anni. Il nome “Giro di Vite” nasce nel 2010, è il titolo scelto per una trasmissione radiofonica sui produttori di vino ticinesi. L’idea era quella di andare in “giro” per le vigne, “giro” è il movimento rotatorio che facciamo per aprire una bottiglia, “Giro di vite” significa grande cambiamento, una sorta di stretta: quella fatta da tanti produttori che hanno cambiato professione per dedicarsi al vino. La “vite” è la pianta e le “vite” umane coinvolte in questo splendido viaggio chiamato vino. Nel mezzo vi sono i 3 corsi sommelier, l’esame cantonale e da ultimo quello federale. Nella cantina abbiamo 2 tavoli modulabili perfetti per aperitivi in piedi e la possibilità, abbassandoli, di poter cenare fino ad un massimo di 18 persone. Accanto una sala riunione dotata di un televisore 85 pollici.

Recentemente avete ristrutturato l’area esterna, ce ne vuole parlare ?
Come già detto, abbiamo ristrutturato completamente la terrazza sotto il pergolato ed ora stiamo lavorando al nuovo parco giochi.

Malcantone Magazine, ha lo scopo di promuovere e valorizzare il territorio del Vedeggio e del Malcantone, cosa si augura e spero per il futuro di questi territori?
Il ristorante Serta è posizionato all’inizio o alla fine (dipende da dove vogliamo partire) di una via densa di aziende di qualità. L’idea è quella di una valorizzazione capillare del territorio, questo per far sì di poter creare un polo qualitativo che posso attirare sempre più persone. Saremo garanti di un territorio e sarà fondamentale collaborare in modo da poter presentare le variegate eccellenze ed il territorio insieme, come una squadra.

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