Skip to content

I Personaggi del Territorio

Bruno Sturzenegger

Biografia 

Sono nato, cresciuto e formato professionalmente all’UBS, dove sono rimasto 20 anni. Ho proseguito la mia carriera nel settore finanziario presso una banca privata a Lugano e a Ginevra. Dopodiché mi sono dedicato allo sviluppo del mercato italiano per una grande azienda di informatica bancaria. Nel 2019 sono entrato a pieno titolo nella società che ho fondato insieme con mia moglie Carmela.

Buongiorno Sig. Sturzenegger, lei è cofondatore e direttore finanziario di TICINOCURE SA, una delle società di assistenza e cure a domicilio più rappresentative del nostro territorio, come e quando nasce?

La società è stata fondata nel settembre del 2013 da mia moglie Carmela ed io, cittadini di Manno animati da uno spirito di servizio maturato durante il travagliato corso della malattia del padre di mia moglie Carmela, conclusosi tragicamente nell’aprile dello stesso anno. Con l’intento di offrire cure e assistenza al domicilio dei malati, corredate da un servizio eccellente, è nata quest’avventura.

Provenendo entrambi dal settore finanziario e bancario siamo entrati, con non poche difficoltà, in un settore professionale a noi sconosciuto, all’interno del quale ci siamo presentati, come si suol dire “con il cappello in mano”.

Dopo alcuni anni, di lotte e battaglie per ritagliarci il nostro spazio, siamo riusciti a circondarci di persone valide, brillanti e oneste che hanno contribuito a costruire una società moderna, dinamica e con i necessari valori al fine di offrire un servizio di alta qualità.

Nel 2015 ci ha raggiunti Aynur Algul nella posizione di Direttrice Sanitaria, che ha contribuito a garantire la necessaria sicurezza e competenza a tutto il settore tecnico-sanitario.

La società si è sempre prodigata innanzitutto per assicurare un ambiente di lavoro gradevole ed è riuscita a sviluppare e mantenere il giusto spirito di squadra e il senso di appartenenza alla società, che le ha consentito di vantare un tasso di rotazione del personale molto basso in un settore molto difficile, tanto che ci sono ancora diversi collaboratori che sono tuttora presenti fin dai tempi della fondazione della società.

 Qual’è la vostra filosofia aziendale ? 

La nostra filosofia di Cure si basa sulla realizzazione di un’assistenza che riconosce la professionalità dell’infermiere all’interno di un ambiente complesso come quello sanitario. In definitiva è un nuovo modo di lavorare finalizzato all’efficacia e all’efficienza del servizio nel rispetto dei bisogni e dei diritti della persona. Attraverso l’Assistenza Primaria (Primary Nursing) l’infermiere assume la responsabilità individuale, in modo continuativo ed autonomo per ogni paziente decidendone l’assistenza. L’aspetto fondamentale di questo metodo è la “visibilità” che l’infermiere ha, sia verso il paziente sia verso il gruppo interdisciplinare. In questo modo si intende dare la possibilità al professionista di realizzarsi come tale, anche in considerazione della competenza che, in Svizzera, gli è attribuita per legge. L’implementazione del Primary Nursing è tutt’altro che semplice e implica molti cambiamenti all’interno dei diversi ruoli dei vari rapporti di lavoro. Innanzitutto richiede più comunicazione, inoltre è essenziale che si stabilisca una relazione personalizzata, cioè più individualizzata tra Infermiere e paziente, il quale deve sapere che vi è un unico operatore responsabile dell’assistenza che gli viene prestata. Così come il medico mantiene la responsabilità nonostante i molteplici pazienti o il suo giorno libero, l’infermiere deve assicurare un’assistenza, attraverso la propria responsabilità, per ogni paziente assegnato. Una volta che tali responsabilità sono “proprietà”, l’infermiere decide di assistere e comunicare nei modi che ritiene più appropriati in piena autonomia decisionale. L’Infermiere primario assume personalmente la responsabilità delle scelte: in collaborazione con il paziente ed i suoi familiari pianifica ed eroga le cure necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’autonomia che è attribuita all’infermiere referente comporta la sua capacità di scegliere le informazioni necessarie trasmesse alle altre figure professionali. È l’Infermiere referente che individua quali informazioni si devono trasmettere alle altre figure professionali coinvolte nel processo assistenziale – informazioni definite dai bisogni attuali del paziente e non predefinite (da protocolli o regolamenti) – mentre deve essere assicurato il processo inverso, cioè la trasmissione dei dati relativi al paziente da parte dell’equipe multi-disciplinare e dei colleghi infermieri, attraverso le consegne.

Lei vive a Manno, di cui è anche consigliere comunale, qual’è il suo rapporto con il nostro territorio ?

Ho un rapporto molto stretto con il territorio e con il Comune di Manno dove risiedo dal 1987. Sono Consigliere Comunale dal 2012 e sono anche membro della Commissione della Gestione, che mi consente di occuparmi in modo più approfondito di temi di attualità legati al nostro comune, ma anche di dedicarmi a temi che influenzeranno il futuro della nostra comunità. Cercare di immaginare e pianificare il futuro, rappresenta uno degli elementi più importanti, specie in questo periodo storico, che richiede una buona dose di coraggio, lucidità e lungimiranza.

Qual é il suo luogo del cuore nel Vedeggio e nel Malcantone?

Nel Vedeggio senza dubbio Manno, nel Malcantone adoro Caslano, dove mi reco spesso durante i miei giri in bicicletta e anche a giocare a tennis.

Cosa si augura e spera per il futuro della nostra regione ?

Spero che, dopo 2 anni di pandemia e l’attuale crisi energetica e inflazionistica passi presto e mi auguro che la politica abbia la capacità e l’acume necessario per creare le condizioni quadro affinché l’economia e tutta la popolazione possa attraversare questo periodo cupo con il minor danno possibile.

Condividi!

Condividi su Facebook
Condividi su X
Condividi su LinkedIn
Condividi su Pinterest