Giorgio Rossi, sindaco di Manno
Biografia
Attinente di Lugano, città dove è nato nel 1945. Trasferito da Bioggio a Manno nel 1970. Sposato con Carmelita, padre di Leila e Mariano e felice nonno di Filippo, Stefano e Arianna. Già Direttore di Banca e Capodipartimento di Private Banking di una primaria Banca ticinese, attualmente svolge l’attività indipendente di Intermediario finanziario. Consigliere comunale per 28 anni, è stato eletto in Municipio nel 2012 e Sindaco nel 2016. È a capo dei Dicasteri Amministrazione e Ambiente. Membro delle due Delegazioni del Consorzio di Manutenzione e di quello di Costruzione del fiume Vedeggio, è pure attivo nella Commissione Regionale dei Trasporti del Luganese. Presiede il Gruppo principale ABM, consesso che stabilisce i campi d’azione e le linee direttive delle collaborazioni dei tre Comuni di Agno, Bioggio e Manno; in questo ambito rappresenta il Comune nel Gruppo di lavoro relativo al Piano energetico intercomunale (PECo) ABM.
Buongiorno Sindaco, ci parli della sua esperienza, che sensazioni e emozioni le da questa carica ?
Quando sono stato eletto nell’Esecutivo mi sono subito reso conto che il passaggio dal Consiglio comunale al Municipio insegna a guardare le tematiche con occhio molto differente. Si fa parte di una compagine che prende decisioni su tutto quanto ruota attorno all’amministrazione di un Comune, sui diversi progetti in fase di realizzazione o di studio, sui messaggi da presentare al Legislativo. Da Sindaco l’impegno aumenta: devi essere informato su tutto, svolgi il ruolo di mediatore all’interno del Municipio e ti devi esporre in prima persona verso l’esterno. Ritengo inoltre sia giusto che il Sindaco abbia un contatto diretto sia con la popolazione che con le Attività economiche presenti sul territorio. Ho riservato il pomeriggio del giovedì a questo scopo e accolgo volentieri coloro che ne fanno richiesta. Gli incontri personali sono molto importanti, offrono l’opportunità di conoscere meglio le persone, le loro necessità e mi permettono di capire come posso essere loro d’aiuto. Per quanto riguarda le Aziende, le Industrie e le Società attive professionalmente è per me fondamentale conoscerne i dirigenti, ascoltare cosa si attendono dal Comune e valutare quanto noi possiamo offrire loro. Thomas Menino, politico americano, ricordava che “Il vero privilegio di essere Sindaco sta nella possibilità di essere il vicino di casa di tutti”. Ed è quello che cerco di fare. Essere al servizio di tutti i cittadini, senza distinzione alcuna. Noto che la popolazione gradisce il mio modo di interpretare la carica; questo mi dà soddisfazione e mi aiuta anche ad affrontare meglio le critiche che talvolta vengono mosse.
Lei è sindaco dal 2016, in che modo è cambiata Manno in questi anni e quali sono i principali progetti e traguardi da perseguire nei prossimi anni ?
Anche se il periodo di sei anni può sembrare breve, i cambiamenti che ci sono stati sono a mio avviso molto importanti. Dal profilo finanziario, la partenza di due importanti Aziende di fama internazionale ha avuto ripercussione sul gettito d’imposta causandone una significativa contrazione. Gli ultimi due anni di pandemia hanno generato situazioni di forte disagio, causando preoccupazioni e incertezze alle famiglie, isolamento tra gli anziani, incognite alle aziende, mancanza di serenità nel quotidiano. Sono comunque convinto che questo difficile periodo ci abbia fatto comprendere meglio l’importanza del termine “fare Comunità”. Il Municipio si è adoperato nel sostenere, con aiuti mirati, i commerci che hanno dovuto chiudere l’attività per diversi mesi. Ha incentivato le Ditte attive nel Comune ad assumere apprendisti al primo anno, residenti sia a Manno che nel Cantone, contribuendo al pagamento dei loro salari annuali. È stato vicino, grazie anche alla solidarietà e al volontariato degli abitanti e delle associazioni, alle fasce più vulnerabili della popolazione, con un occhio particolare all’ambito del sostegno sociale.
Da anni Manno, come il resto del Malcantone, è nella morsa del traffico veicolare che è aumentato ancora nel periodo recente; le statistiche del 2020 rilevano che nel nostro Comune lavorano ca. 6’300 persone. I collaboratori frontalieri impiegati nelle Industrie sono passati dai 1’800 del 2019 ai 2’450 dello scorso anno; quasi il doppio della popolazione residente, fatto questo che ci ha resi “famosi” anche tra i media della vicina Penisola.
Per quale aspetto di Manno va personalmente e particolarmente fiero?
Manno ha vissuto dagli anni 70/80 il passaggio da un’economia prettamente rurale a una industriale-artigianale-amministrativa. Di conseguenza c’è stato un forte sviluppo residenziale. Malgrado ciò Manno è rimasto un Comune nel quale si respira ancora un’aria di paese e un clima sereno; dove il contatto personale, la vicinanza al cittadino, la considerazione della persona e delle sue esigenze, il senso di appartenenza, sono valori ritenuti molto importanti. È un Comune che può vantare ottimi servizi e infrastrutture, in grado di offrire alla popolazione una scuola di qualità, un territorio curato, sostegno sociale, incentivi per la mobilità e gli investimenti in ambito energetico; molteplici possibilità per momenti di incontro, culturali e di svago. Mi preme inoltre sottolineare la bellezza del nucleo del nostro villaggio, che vanta un moderno arredo urbano, molte abitazioni ristrutturate, spazi verdi e un parco agricolo attorno ad esso.
Uno degli obiettivi che il Municipio si impegna a perseguire è quello di mantenere attrattivo il Comune, sia dal lato fiscale sia da quello delle infrastrutture, allo scopo di promuovere Manno quale interessante centro abitativo per famiglie e di insediamento per le attuali e nuove Aziende. Altro punto che ci sta a cuore è proseguire le diverse collaborazioni con i Comuni vicini e della Regione, in particolare quelle di lunga data con Bioggio e Agno in campo energetico, culturale e dei servizi.
La nostra rivista ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il Malcantone e il Vedeggio, cosa si augura e spera per il futuro della nostra regione?
Come ho detto, il grande problema della nostra Regione è sotto gli occhi di tutti: il traffico. Con l’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate, i veicoli che prima transitavano su diverse arterie, si sono riversati nel tunnel e all’entrata/uscita autostradale di Manno; negli orari di punta la paralisi viaria è quotidianamente garantita. Ma anche lungo la strada cantonale in direzione di Gravesano e di Ponte Tresa, la circolazione è congestionata per buona parte della giornata. L’apertura dello svincolo autostradale di Sigirino, la Circonvallazione tra Bioggio e Agno, la realizzazione del Tram-Treno nell’itinerario Lugano-Bioggio risolverebbero sicuramente in gran parte il problema. Purtroppo, specialmente per quest’ultima opera, ci sono dei ricorsi che bloccano l’inizio dei lavori. Spero e mi auguro che gli interessati capiscano l’importanza e l’utilità di un progetto che favorirebbe un significativo miglioramento della qualità di vita dell’intera Regione. Come capodicastero ambiente credo poi che uno sforzo vada fatto anche dal singolo, sia cittadino che azienda, nel modificare il proprio comportamento, imparando a privilegiare l’uso dei mezzi pubblici, della mobilità lenta, del trasporto condiviso. Intanto, l’attuale compagine municipale ha fortemente voluto e ottenuto il prolungamento della Linea 5 della TPL che da Viganello raggiunge l’Uovo di Manno. Per noi una grande conquista.