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Il canottaggio sul Lago Ceresio

Nel Malcantone a Caslano, ha sede un’importante scuola di canottaggio, la SCCM che dal 2010 opera con lo scopo di promuovere questo bellissimo sport tra i giovani della regione. La sensibilità della società nel dare a tutti la possibilità di praticare canottaggio secondo i propri limiti, è stata riconosciuta con il premio Sanitas 2018. Sin dal 2012 i ragazzi SCCM partecipano a regate regionali, nazionali e internazionali.

Il canottaggio, dal francese canotage, derivato di canot (canotto), in inglese rowing, è la disciplina sportiva propria del gesto tecnico della voga. Nato nella notte dei tempi ed è presente in forma agonistica già in epoca romana, il canottaggio conosce le prime fortune a Venezia nel XIV secolo, quando un decreto del doge Giovanni Soranzo definisce le modalità di esecuzione di gare tra imbarcazioni che da San Marco conducono al Lido i balestrieri. La grande rinascita di questo sport, nella sua accezione attuale, si colloca nel XIX secolo e si deve all’Inghilterra, culla del canottaggio moderno. Il canottaggio è uno sport completo, consigliato ai bambini e ai ragazzi dagli 8 anni in su. Nel praticarlo intervengono i muscoli del busto, le articolazioni e i relativi tendini delle braccia; particolarmente sollecitati sono gli apparati respiratorio e circolatorio che, coordinati in maniera ottimale al massimo dell’intensità dello sforzo fisico, permettono al giovane atleta di svolgere un’attività fisica eccellente. Il numero dei componenti di un equipaggio, la presenza o meno del timoniere e il numero di remi azionato da ciascun componente (uno, tenuto con due mani, o due) determina le varie tipologie delle imbarcazioni, la cui lunghezza varia dai 7,20 metri del singolo ai 17,50 dell’otto. Esse sono realizzate generalmente in kevlar (una resina arammidica molto resistente) con aggiunte di fibra di carbonio; all’interno dello scafo gli atleti trovano una pedaliera ai quali fissare le calzature. I remi, in fibra di carbonio, sono lunghi 3,82 metri e le guide su cui scorrono i sedili dai 70 ai 75 cm.  Quando si parla di questo sport bisogna passare per le sue quattro fasi: entrata in acqua, passata, finale e ripresa. La prima vede i vogatori posizionarsi con le gambe piegate e le braccia distese, con il corpo proteso leggermente in avanti ed i remi che entrano in acqua, come suggerisce il nome; la passata vede la distensione delle gambe (che iniziano a spingere) mentre il resto del corpo mantiene la stessa posizione con l’accelerazione della palata e il successivo riposizionamento del busto in posizione naturale. Nel finale si abbassano i pugni per far uscire le pale dall’acqua e mantenere l’imbarcazione in movimento, facendo ben attenzione a mantenere il tronco all’indietro: a questo segue la ripresa, ossia la preparazione per la palata successiva per evitare un calo di velocità.Ovviamente bisogna prendere questa descrizione come un’indicazione generale: l’arte del canottaggio è sicuramente più complessa e necessita di una preparazione specifica e approfondita.

Ecco alcuni buoni motivi per praticare il canottaggio:

  • Fa bene al sistema cardiovascolare
  • Migliora la mobilità articolare
  • È a basso rischio di infortuni
  • Tonifica il corpo in maniera completa
  • Aiuta a perdere peso
  • Migliora la coordinazione
  • È per tutti

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