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Il Downhill

ll Downhill nasce negli anni ’70 in California, da un gruppo di giovani che decisero di utilizzare le biciclette abitualmente utilizzate dai postini americani, lanciandosi lungo le discese dei monti della zona, da qui nasce il termine Downhill ( in italiano “ giù’ per la collina “). Il Downhill rientra tra le attività che, gli addetti al lavoro, definiscono “gravity”. In pratica, si fa leva sulla forza di gravità come forza motrice, utilizzando discese e percorsi non in rettilinei. il Downhill è un’attività che, se affrontata con coscienza, con tutte le precauzioni del caso e con percorsi adatti, può essere affrontata anche dai bambini, divenendo per loro un ottimo modo per stare all’aria aperta e a contatto con la natura. Se affrontato a livello agonistico la velocità è un aspetto prioritario, durante le discese si raggiungono, infatti, anche gli 80 km orari e per questo motivo per praticare questo sport ci vuole equilibrio e resistenza. E’ quindi necessario trovare una scuola, farsi seguire da un maestro e seguire un allenamento costante e ben strutturato. Bisogna allenarsi tra discese e salti e provare e riprovare fino a quando non si è raggiunta una certa agilità e una certa sicurezza nei movimenti. 

Le bici utilizzate sono derivate dalle mountain bike ma appositamente modificate per soddisfare le esigenze specifiche . I telai usati devono essere più robusti rispetto a quelli tradizionali ma anche più leggeri, per questo a volte si preferisce sacrificare la durata nel tempo a favore della leggerezza. Il telaio è sempre biammortizzato, cioè dotato di ammortizzatore anteriore con escursione che varia tra 180 e 200 mm e ammortizzatore posteriore che varia tra i 160 e i 240 mm. Il manubrio e i pedali sono più larghi rispetto a quelli usati sulle mountain bike, per garantire maggiore stabilità e controllo del mezzo. Anche  i copertoni usati sono più larghi di quelli tradizionali, quello posteriore varia tra 2.35 e 2.50 pollici, mentre quello anteriore è anche maggiore di 2.50. I freni sono rigorosamente a disco e idraulici per assicurare una frenata potente ma anche modulabile. Sui mezzi adoperati per il Downhill si usano dei gruppi cambio con una varietà di rapporti limitata, dato l’impiego esclusivo in discesa. Solitamente, si monta una corona anteriore da 34 o 38 denti e una corona posteriore 11-26 con un numero di rapporti da 9 o 10 velocità. 

Il Malcantone è una Regione ricca di percorsi ed itinerari in cui è possibile praticare anche il Downhill, ma vista la conformazione dei percorsi e l’ampio afflusso ad essi, è consigliabile farlo a livello amatoriale e non agonistico.  

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