Il Piccolo Museo è un museo etnografico che raccoglie varie testimonianze della civiltà rurale, contadina e artigianale locale. Sono esposti arnesi, tessuti, abiti e oggetti che riportano alla vita, al lavoro e allo svago dei nostri antenati. Il museo è gestito dalla “Associazione del Piccolo Museo di Sessa e Monteggio”. La raccolta degli oggetti iniziò nel 1968 per iniziativa del Club dei Giovani di Sessa trascinati dal sig. Beppe Zanetti. Attualmente il museo è collocato in una tipica casa rurale ticinese, messa a disposizione dal Comune di Sessa nel 1982 e situata in Piazza Bonzaglio 1. La collezione ha trovato la sua sede ideale ed è presentata al pubblico in un ambiente storicamente adeguato.
Filo conduttore delle esposizioni è “L’arte del fare – i mestée d’una volta”, vengono mostrati i sunti delle raccolte:
“Ra cüsina dra nona” – la cucina della nonna : è stato ricostruito, al piano seminterrato, il caldo ambiente della cucina di campagna. Gli oggetti presenti sono di epoche differenti; pentole di rame, ferro smaltato, altri in alluminio, oltre ai più vecchi in legno. Il caminetto ripristinato viene utilizzato tuttora durante la stagione fredda. E’ possibile trovare numerosi oggetti, tra questi un mortaio scavato a mano con la sgorbia. Il forno per la cottura del pane si trova al primo piano nella nuova cucina, assieme al camino e al lavello non più’ esistenti.
“Bagatt e sciavatin” – calzolai e ciabattini : al piano terra sono esposti vari attrezzi da calzolaio, utilizzati a Sessa fino alla fine degli anni cinquanta dal calzolaio Ferraguti. Tra gli attrezzi da segnalare la “ capra “ che era utilizzata per intagliare le zoccole e le suole di zoccolino tipici del Malcantone.
E inoltre :
“ ur basciòtt “ – attrezzi tipici per la lavorazione del legno
“La vita appesa a un filo” – dalla canapa al baco da seta.
“Bosch, boschiröö e legnamee” – la filiera del legno.
“Caccia, cacciatori e bracconieri”
“ i giügatoii “ ingegnosi esempi di capacità manuale nella realizzazione di giocattoli
“ ra scöra “ spazio riservato agli oggetti della scuola di una volta
“ i fir e ra stofa “ telai e archi per la tessitura
“ ra sarta e i vestii “ spazio riservato ad oggetti per scaldare e stirare
“ ra cascia, i casciadoo “ spazio riservato ad oggetti per la caccia
“ ra saleta “ sala dedicata ad esposizioni particolari , ad archivio e la sala riunioni
E i mestieri quasi dimenticati, come:
– ur cadregat (il costruttore di sedie)
– ur ferée (il fabbro, il maniscalco)
– ur molèta (l’arrotino)
– ur zocurin (lo zoccolaio)
– ur materazzée (il materassaio)
– ra lavandèra (la lavandaia)
– r ombrelatt (l’ombrellaio)
– ur furnasée (il fornaciaio)
– ur casèe ( il casaro )
Il Piccolo Museo è aperto su richiesta, prezzo d’entrata contributo volontario
Per appuntamenti vi preghiamo di telefonare a: Franco Caravatti Tel. 079 444 36 33 / Angelo Comisetti Tel. 079 467 67 32