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Intervista a Marina Peduzzi

Marina Peduzzi, é nata a Faido il 12 agosto 1960. Dopo gli studi obbligatori, ha conseguito il Diploma Federale di Sarta da Donna. Ha poi continuato a specializzarsi nel medesimo campo ma industrialmente, diplomandosi in Tecnico dell’Abbigliamento, STA scuola federale. Dopo aver lavorato nella professione, nel 1988 decide di dare una svolta alla sua vita, rilevando il negozio di famiglia a Ponte Tresa, dove da anni lavorava la zia Nini, sorella del padre. Da li non si è più mossa, crescendo con la propria attività è diventata adulta. Ancora oggi la sua immagine sorridente rappresenta il negozio.

Salve Marina, l’Orologeria e Gioielleria Peduzzi è una delle attività storiche del Malcantone, come e quando nasce?

Nasce nel 1950 (ben 70 anni!) nel caratteristico paese in riva al Lago Ceresio, Ponte Tresa, a pochi passi dal ponte che collega la Svizzera con l’Italia.
Rilevata dalla mia famiglia nel 1981, dal Signor Jovanovitch, personalmente la gestisco e custodisco gelosamente dal 1988. Dopo meravigliosi anni di lavoro, comunità e partecipazione nel comune lacustre, nel 2015 mi sono trasferita a Caslano anche a causa della crisi economica che dagli anni 90’ aveva messo a terra il commercio di confine. A Caslano, altro stupendo paese lacustre, ho ritrovato l’entusiasmo e le motivazioni e piano piano abbiamo ripreso a rialzarci.

Parlaci della tua azienda oggi, quali sono i tuoi punti di forza e i prodotti principali che proponi?

Felice di aver ritrovato una comunità e la partecipazione del luogo, sono fiduciosa di poter continuare e dare il mio contributo al Malcantone. Amo dialogare e poter soddisfare i bisogni dei clienti, il contatto umano per me è una priorità. Nel mio negozio si possono trovare le cose più disparate, dagli orologi a basso costo al modello di alta qualità, lo stesso si può dire per il campo della gioielleria e bigiotteria. Il tutto affiancato da marchi famosi, tra cui Swarovski e Thomas Sabo. Effettuiamo, inoltre, riparazioni: nel campo orologiero per tutte le marche di orologi e pendole, nel campo orafo, di gioielli oro e argento. Ci occupiamo anche di creazioni personalizzate, fedi nuziali, modifiche di gioielli e tanto altro, di sostituzioni di batterie di tutti i tipi e marche di orologi e apparecchi diversi. Per soddisfare tutte le esigenze, ho anche inserito nuove idee regalo con accessori come: Caran d’Ache, Victorinox. Avevo però’ un ulteriore desiderio, inserire nelle mie proposte commerciali anche delle borse comode e colorate. Nasce, quindi nel 2018 TIbags ( Ticino Borse), un progetto che aveva due finalità ben precise: l’ecosostenibilità e la produzione eseguita esclusivamente in Canton Ticino. Accanto a me, in questo progetto, un giovane volenteroso e tecnologico, il mio figlioccio Luca Amstutz, che ringrazio. Dopo aver depositato il logo e allestito una piccola collezione, siamo partiti con la produzione. Eseguiamo borse personalizzate per tutti, con vendita diretta e online. Oltre alla vendita, abbiamo numerose richieste dai Municipi di zona per riciclare i teloni pubblicitari dei loro eventi, commissionando borse di diversi modelli e personalizzandoli. Il nostro brand si rivolge, infatti al riciclo di teloni pubblicitari, che una volta terminato l’evento vengono  gettati. Approfitto della vostra intervista per confermare la nostra disponibilità ad allacciare collaborazioni con Enti, Associazioni e Comuni del Malcantone,  Emozionata saluto e ringrazio il Malcantone tutto.

Tu personalmente vivi nel Malcantone, qual’é il tuo rapporto con il territorio?

Forte, anche se non ho mai dimenticato Melide, il luogo dove sono cresciuta. Potete notare che in entrambi i luoghi la fa da padrone l’acqua, con il lago e i fiumi. Questa domanda mi riporta indietro nel tempo, molti anni fa ho partecipato ad un concorso fotografico Malcantonese, il tema era il Malcantone visto nella sua versione, agricola, economica, educazione, trasporti e turismo. Raggiunsi con orgoglio il terzo premio, la mia visione del territorio era rappresentata con foto di: meravigliosi vigneti per l’agricoltura e di conseguenza l’economia con il loro nettare, il buon vino Merlot del Malcantone. Inoltre, sempre per l’economia, le grosse industrie di meccanica di precisione presenti sul territorio.  Le scuole medie di Bedigliora, ubicate nel verde assoluto, per l’educazione. Per il turismo, la funivia del Monte Lema. Infine per i trasporti, una bellissima foto, con l’incrocio del trenino FLP con una autopostale, un incrocio di arancione con il giallo. In tutto questo, il luogo comune, il collante con me stessa e il Malcantone è la natura, la semplicità e l’autenticità dei luoghi e delle persone. La quasi assenza di frenesia e di stress è quello che più amo.

Qual’è il tuo luogo del Cuore nel Malcantone?

Senza dubbio alcuno Monteggio, anzi Ponte Cremenaga una sua frazione sul fiume Tresa, dove ho trovato nel 1994 l’amore e ancora oggi godo di questo paradiso. 

Cosa ti auguri  e cosa speri per il futuro della nostra Regione?

Da sempre ho espresso il desiderio di vedere i comuni lacustri vivere e condividere il nostro lago, che amo. Forse perché cresciuta in adolescenza sull’acqua. Purtroppo il traffico non ci permette di godere delle sue rive. Ho sempre auspicato la rivalutazione del territorio con la costruzione di una galleria da Agno a Ponte Tresa, firmando petizioni ed esprimendo il mio volere anche quale commerciante. Sono fermamente convinta che questo cambiamento gioverebbe alla regione tutta, alto e basso Malcantone, commercialmente e non solo, aumentando il turismo e la visibilità di questa zona meravigliosa. Speriamo, con tutto il cuore, di poterla godere in futuro, così da ribadire che in zona lo stress e frenesia ci hanno lasciato definitivamente. Un saluto e tanta salute a  tutti i lettori, cartacei e online, senza dimenticare tutti i miei affezionati clienti.

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