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Jean-Claude Golliard, Sindaco di Alto Malcantone

Biografia:  classe 1968, sono nato nell’ex comune di Arosio. Dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo ho conseguito il diploma AFC come pittore edile. A 19 anni ho deciso di diventare libero professionista e con coraggio ho costituito una ditta individuale. Questa esperienza di autoimprenditorialità mi ha creato un importante bagaglio di competenze, ma dopo 20 anni di attività sentivo la voglia di cambiare qualcosa nella mia vita. Con la nascita del nuovo Comune di Alto Malcantone sono stato assunto quale operatore per la gestione di un territorio grande 22 km quadrati. A pochi mesi dall’inizio mi è stato proposto di gestire gli acquedotti comunali, ruolo che mi ha sin da subito affascinato. L’interesse per questa attività fondamentale per un comune mi ha portato a frequentare il primo corso in Ticino di Fontaniere. Conseguito il diploma APF, e dopo aver lavorato otto anni per il comune di Alto Malcantone, ho iniziato una nuova esperienza presso le AIL di Lugano come operatore tecnico negli acquedotti in qualità di fontaniere dove lavoro tutt’ora con grande entusiasmo e molte soddisfazioni. Sono stato eletto tre volte in Consiglio comunale, per il quale ho fatto parte di tutte le commissioni municipali: petizioni, edilizia e opere pubbliche e gestione. Da Arosio mi sono trasferito a Vezio dove vivo felicemente sposato con mia moglie e sono un orgoglioso padre di tre giovani adulti.

Buongiorno Sig. Golliard, ci parli della sua esperienza come sindaco, che sensazioni e emozioni le da questa carica?

Dopo un primo brusco impatto con la realtà nell’esecutivo, sono riuscito velocemente e in modo piuttosto naturale a entrare nel mio ruolo istituzionale in qualità di Sindaco, questo anche grazie alla fortuna di avere un gremio municipale molto aperto e collaborativo con cui si lavora molto bene. La sensazione è stata sin dall’inizio una consapevolezza di forte responsabilità datami dai Cittadini e dalle Cittadine, dal nulla ti trovi a prendere decisioni importanti e a rappresentare un intero Comune. Ci sono emozioni contrastanti, a volte di grande soddisfazione per quello che si realizza e si porta avanti, a volte di frustrazione per le lunghe tempistiche e i vincoli che limitano l’autonomia. Tutto sommato sono felice di questa esperienza. 

 Lei è in carica da aprile 2024, ci faccia un consuntivo di questi primi mesi 

Il bilancio è positivo, in generale sono molto contento del lavoro con il Municipio e dell’Amministrazione. Mi trovo bene in questo nuovo ruolo istituzionale e l’ambiente è sereno con un sano confronto che a volte aiuta per aprire i propri orizzonti. Ritengo che stiamo facendo un buon lavoro, temi da trattare ce ne sono parecchi e molto scottanti. Abbiamo preso l’abitudine di affrontare i temi importanti in sedute extra dove poter concentrarsi su un argomento solo e devo ammettere che si avanza molto più velocemente.  

Quali sono i principali programmi e progetti per Alto Malcantone che intende affrontare nei prossimi anni?

In generale ogni decisione e scelta è improntata sulla qualità di vita dei nostri Cittadini. In concreto stiamo portando avanti la realizzazione delle zone 30 km/h sia sulle strade comunali sia su quella cantonale, così come il rinnovo e la pubblicazione dell’intera segnaletica stradale del comune. Oltre a ciò, ci sono le varianti per le zone destinate al tempo libero e a scopi pubblici, così come l’avanzamento del dossier per implementare dei nuovi posteggi. La gestione dell’acqua è per noi una priorità, difatti stiamo terminando la realizzazione del nuovo serbatoio per l’acquedotto di Breno – Fescoggia e Vezio. Tra gli obiettivi vi è una miglior comunicazione cittadino-comune e il fatto di avvicinarsi di più alla popolazione, infatti a novembre pubblicheremo sul web il nostro nuovo sito internet che permetterà di avere nuovi strumenti per promuovere il dialogo e il confronto con le istituzioni. Inoltre, abbiamo importanti cantieri in vista: il risanamento degli stabili comunali da concretizzare (votati dal consiglio comunale l’anno scorso) e il tema del rinnovo milionario della scuola elementare consortile a Cademario.

Per quale aspetto di Alto Malcantone va personalmente fiero? 

Si vive in un posto idilliaco, nel verde e a contatto con la natura. La popolazione è ancora molto attaccata al territorio in cui vive ed è bello sentire quanto ci tengano alla propria terra. La vita nelle frazioni è animata attraverso le decine di associazioni presenti sul territorio che hanno una fondamentale funzione nel tenere unita la popolazione e promuovere un’aggregazione sociale. Essere stato eletto sindaco di Alto Malcantone mi onora!

La nostra rivista ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il Malcantone, cosa si augura e spera per il futuro della nostra regione?

La regione Malcantone è da molti anni confrontata con un aumento del traffico di transito, l’auspicio è che la politica cantonale possa finalmente dare una risposta dopo numerosi progetti mai realizzati. Personalmente mi auguro che l’Alto Malcantone venga maggiormente apprezzato e riconosciuto anche economicamente dagli enti preposti, al fine di affrontare le molteplici sfide ed opere di primaria importanza che i comuni di montagna faticano a realizzare. Abbiamo un paradiso naturale a pochi km dal piano, sosteniamolo!

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