San Nicolao è ispirato alla figura di un antico vescovo greco, noto per la sua generosità verso i poveri. La sua festa ricorre il 6 dicembre ed è in quel giorno che avvengono la maggior parte delle visite nelle scuole e in altri luoghi. In tanti villaggi della Svizzera oggi si vede sfilare San Nicolao, con un bastone episcopale, vestito con abiti liturgici in rosso, accompagnato da un asinello e da alcune inseparabili figure. Nicolao arriva a portare regalini ai bambini bravi e carbone a quelli cattivi. In Svizzera centrale è spesso accompagnato da suonatori di campanacci o da schioccatori di frusta. Si ispira alla figura cristiana di San Nicola di Myra (Turchia, c.a. 261- 6 dicembre 343), noto pure come San Nicola di Bari. Nicola rimase orfano molto giovane e ben presto si fece ammirare per la sua bontà; distribuì tra i più poveri la fortuna che aveva ereditato. Anche da vescovo era conosciuto per la sua generosità e amorevolezza. La risonanza di grandi miracoli da lui compiuti si diffuse ovunque accrescendo la fama di santo riconosciutagli dai suoi stessi contemporanei. In diversi paesi del nord Europa questo santo ha dato origine a tradizioni che si intrecciano con la festa della natività. A questa figura si ispira la tradizione nordica di Santa Klaus. La figura di San Nicolao è cambiata continuamente nel corso degli anni. A volte appare come un uomo affabile con pancia e guance paffute, altre volte è invece severo e rimprovera i bambini disobbedienti, per esempio se non si lavano bene i denti. Due cose però non cambiano mai: il mantello rosso e la lunga barba bianca. Quando arriva San Nicolao, i bambini recitano una filastrocca e ricevono in cambio mandarini, noci, cioccolato e talvolta anche un pan pepato. Il moderno San Nicolao utilizza diversi mezzi per spostarsi: a Friburgo arriva sul suo asino Balabou, a Näfels vanno a prenderlo in carrozza nella foresta, a Brunnen arriva in barca dal lago, a Interlaken prende il treno mentre a Basilea e a Zurigo viaggia addirittura in moto. A Oberägeri e Unterägeri gli scolari costruiscono ingegnose teste di asino montate su lunghi bastoni con le quali vanno a bussare alle finestre delle case. Con grande abilità e con l’aiuto di una cordicella aprono e chiudono le bocche degli asini per far capire che hanno fame e aspettano i regali! Alla bocca dell’asino viene legato un sacchetto di stoffa da riempire con pan pepato, caramelle, cioccolato e monete. Anche in Cantone Ticino la festa San Nicolao è una tradizione ancora molto viva e numerosi sono gli eventi dedicati a festeggiare questa ricorrenza.
