Skip to content

Peter Harradine, un malcantonese di successo

Peter Harradine è uno dei personaggi del nostro territorio che nel corso degli ultimi decenni ha dato maggior lustro alla regione, avendo ottenuto grandi successi imprenditoriali in tutto il mondo. Il 2025 per lui è un anno speciale, visto che ad ottobre festeggerà 80 anni. 

Sig. Harradine, 80 anni sono un traguardo importante, che emozioni e sensazioni le sta suscitando l’avvicinarsi di questa importante ricorrenza?

La mia più grande sensazione e delusione è il fatto che questo traguardo è accompagnato da un mondo che ha perso il piacere di essere educati e le buone maniere. Non si lascia più  passare le donne prima o aprire la porta per loro o alzarsi per i più anziani. Tutti corrono come dei pazzi “busculandosi” senza riguardo ed ogni minuto libero e spesso con il telefonino in mano! il nuovo mondo è popolato da menefreghisti e maleducati. E questo mi rattrista molto.

Lei vive in Malcantone ( a Caslano ) dall’età di 3 anni, in che modo e per quale motivo la sua famiglia si trasferì nella nostra regione?

Ho vissuto a Caslano dall’età di 3 anni e l’ho lasciata all’età di 13 anni perchè i miei genitori mi hanno mandato in un collegio in Inghilterra dove c’era una grandissima disciplina militare visto che ero aggregato ai cadetti del ATC (Air Training Corps). Quella disciplina fu un grandissimo cambiamento da quella che avevo vissuto al ginnasio di Lugano! Adattarmi non fu facile! Nel 1965-66, dopo il collegio in Inghilterra ho frequentato una scuola di architettura paesaggistica negli USA. Ciò fu seguito da un gironzolare in quasi mezzo mondo, ritornando sporadicamente a Caslano. Sono residente a Dubai dal 1976 ed utilizzo questo fantastico paese come hub per visitare i cantieri di golf che costruiamo o abbiamo costruito in Europa, Africa, Medio Oriente ed Asia. Durante gli ultimi 15 anni sono ritornato e ritorno a Caslano molto frequentemente, specialmente durante le loro magnifiche feste. Mia madre e mio padre si sono trasferiti da Berna a Caslano nel 1948 in seguito ad una richiesta  richiesta dell’Avv. Bixio Bossi con l’incarico di gestire il Golf Club di Lugano  e migliorarne il percorso. 

Ci parli della sua azienda di famiglia, la Harradine Golf, come e quando nasce e quali sono i passi più significativi della sua storia?

il patrigno di mio padre (Albert Hockey) era un maestro di golf a “Shooters Hill” (vicino a Londra) ed aveva anche migliorato diversi campi. Nel 1924 il comitato del vecchio campo da golf di Bad Ragaz  (che non esiste più), gli chiese di andare a Bad Ragaz per gestire e migliorare il campo (déjà vu). Mio padre seguì suo patrigno e cominciò dunque ad appassionarsi al gioco ed anche al disegno dei campi da golf. Quando Hockey ritornò a Londra, il direttore dell’albergo Quellenhof a Bad Ragaz, persuase mio padre a restare in Svizzera dicendo che in Inghilterra sarebbe stato un piccolo pesce in un grande bowl nella professione dei disegni di campi da golf, mentre in Svizzera sarebbe stato un grande pesce in un piccolo bowl! Quel buon consiglio convinse mio padre a restare in Svizzera, fondando, nel 1929, la ditta “Donald Harradine”. Mio padre ha disegnato e costruito tanti campi in Europa e dal 1972 ho seguito i suoi passi dopo aver svolto diverse altre attività. Nel 1976 a seguito di un contratto conobbi Dubai e affascinato da questo meraviglioso luogo ci restai, pur tornando regolarmente nei vari cantieri da golf in Europa, Africa, Medio Oriente ed Asia. Nel 1989 aprii un’altra sede di HARRADINE GOLF a Dubai. Nel corso degli anni abbiamo disegnato e supervisionato la costruzione di oltre 200 progetti di campi da golf. 

Il suo percorso professionale è ricco di grandi risultati e grandi soddisfazioni, se dovesse selezionare i 3 maggiori obiettivi raggiunti, quali citerebbe? 

Francamente, non mi sono mai fissato degli obiettivi ed ho sempre preso la vita come veniva, divertendomi al massimo, ma allo stesso tempo cercando di guidarla più o meno dove volevo io. Mia madre mi diceva che ero un scellerato irresponsabile. in parte forse era vero, visto che mi sono sempre tuffato in ogni opportunità commerciale che mi sembrava interessante e visto i tanti viaggi alle volte un po’ rischiosi, tutto questo senza pensare troppo alle conseguenze. Questa mentalità mi ha fatto perdere un sacco di tempo e soldi in tante avventure abbastanza stravaganti. Ma questa mentalità mi ha anche portato dei buoni risultati.  Dunque non parlando di obiettivi posso selezionare 3 maggiori risultati e soddisfazioni della  mia vita: 3 figli fantastici, la Torre Svizzera a Dubai ed il fatto di essere stato uno dei fondatori e in seguito, per 22 anni, Presidente della Camera di Commercio Svizzera (Swiss business Council). Mi sono dimesso da quella carica solo  perché volevo dare spazio ai giovani!

Lei è ancora pienamente operativo a livello professionale, che obiettivi e traguardi si è posto per i prossimi anni?

Come ho detto prima, non mi sono mai fissato degli obiettivi o traguardi. Vorrei un giorno o l’altro ritornare a vivere stabilmente  a Caslano dove mi trovo veramente a casa. Ma quando? chi lo sa ? Ho la grandissima fortuna di essere ancora sano e continuerò questa vita fantastica,  divertendomi tanto fino a quando potro’! Sono nato al momento giusto e la maggioranza della mia generazione ha avuto una vita fantastica!

Malcantone Magazine ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il nostro territorio, quali sono le cose che ama maggiormente della regione e cosa si augura per il suo futuro ?

Per me, il Malcantone è una zona stupenda specialmente sapendo che tanti Malcantonesi hanno dovuto lasciare le famiglie e casa per andare fino in Russia a costruire Palazzi e chiese! L’ho fatto anch’io ma, per me era molto molto più facile! Che coraggio che avevano loro!  Lasciando un zona magnifica per guadagnare dei soldi all’estero specialmente considerando il viaggio lungo ed arduo senza contare i briganti pronti a rubare i soldi guadagnati difficilmente in paesi stranieri! Amo il paesaggio, la diversità della natura che si sviluppa dal grande dislivello tra il lago e la cima dei monti e naturalmente i meravigliosi  paesini attaccati alle montagne. il futuro? visto che abbiamo dei politici in gamba godiamo di una meravigliosa circonvallazione che facilita l’accessibilità al Malcantone! Sfortunatamente non è il caso ed il traffico sta uccidendo il Malcantone, Vedendo i disegni per la nuova “circonvallazione” posso solo dire che è ancora un’altra “baggianata”. Mi auguro dunque che i nostri politici si uniscono e pensino alla regione e non al partito.

E magari, se per miracolo questa situazione dovesse verificarsi, il bellissimo Malcantone avrà un futuro fantastico!

Condividi!

Condividi su Facebook
Condividi su X
Condividi su LinkedIn
Condividi su Pinterest