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Roberto ” Cio ” Monti

Attinente di Magliaso, Roberto “Cio” Monti,  nasce a Lugano il 04.03.1951 e dal 1988 è sposato con Daniela dalla quale ha avuto 2 figli Lara architetto ed Alex ingegnere, vive ai Mulini di Neggio dal 1971. Ha intrapreso l’apprendistato di disegnatore catastale, in seguito il diploma di esercente e di seguito impresario di onoranze funebri con l’ottenimento dell’attestato federale nel 2007. Sono stato attivo nel calcio amatoriale per oltre 50 anni.

Salve Sig. Monti, la sua è una delle aziende “ storiche “ del Malcantone, come e quando nasce?

L’azienda è stata fondata nel 1976 con mio padre Cio (senior) che già lavorava nel ramo. Dopo qualche difficoltà iniziale negli anni l’impresa funebre è stata ed è apprezzata per la serietà e la professionalità. Da alcuni anni è entrata a far parte dell’impresa anche Daniela che attualmente la dirige con il sottoscritto. Inizialmente avevamo in affitto un locale che si trovava in via Cantonale a Magliaso, successivamente ci siamo poi trasferiti in Via Ai Mulini a Neggio costruendo un magazzino che nel passare degli anni si è ingrandito. Disponiamo di un parco veicoli notevole, di una camera mortuaria, di un locale con celle refrigeranti e per la preparazione delle salme. Collaboriamo con diverse imprese di tutto il Ticino e come partner abbiamo dei fioristi, marmisti, ecc.

Lei nel Malcantone è una vera e propria istituzione, essendo stato per tanti anni il presidente del Malcantone Calcio, ci parli di questa esperienza e di cosa ha rappresentato per lei

La mia carriera calcistica è lunga. Inizio a giocare negli allievi del Rapid, poi del Tresa, gioco pure come attivo nel Caslano, Agno, Taverne, Lamone, Bioggio e Tresa. Esordisco di seguito come allenatore negli allievi dell’Agno, poi del Magliaso, Olimpia Muzzano. Come dirigente inizio a 15 anni nel comitato del US Magliasese, nel 1988 su invito di Boschetti, Zampini e Bustelli passo al Tresa in 1° Lega come direttore sportivo dove resto fino alla fusione della quale sono uno dei promotori, nel 1999 con il FC Caslano. In seguito si diventa Basso Malcantone e alla fine AC Malcantone rappresentando 4 comuni, Caslano, Ponte Tresa, Magliaso e Vernate. Nel 1991 sono uno dei promotori e fondatori degli allievi del Basso Malcantone ora RAM. Divento Presidente del Tresa nel 1994/95 e del AC Malcantone nel 2005/2006. Smetto la mia attività nel calcio minore nella stagione 2018/2019, da allora seguo tutte le partite del FC Lugano sia in casa che in trasferta. La mia esperienza nel calcio minore mi ha dato più soddisfazioni che delusioni. Ho partecipato a ben 9 campionati di prima Lega, 8 di 2° Elite, 11 campionati di 2 Lega, e uno di terza Lega come dirigente. Ho un certo rapporto di amicizia con l’ex Presidente del Lugano Angelo Renzetti che ammiro e stimo molto per tutto quello che ha fatto per noi luganesi ed il mio amato Lugano.

Lei è cresciuto e vive da sempre nel Malcantone, qual’é il suo rapporto con il nostro territorio ?

Abito e sono domiciliato a Neggio ma il mio comune dove ho vissuto la mia gioventù è Magliaso. Conosco molto bene il Malcantone di cui ne vado fiero come pure mi sento luganese doc.. In Ticino, grazie al calcio ed alla mia professione, conosco un’infinità di persone. Mi capita spesso di essere salutato con il mio soprannome :-Ciao Cio.- che mi è stato dato da sempre e deriva da come veniva chiamato mio padre Tarcisio , Cio.

Qual’é il suo luogo del cuore nel Malcantone?

Nel cuore c’è sicuramente Caslano. Tutte le mattine con il bel tempo vado a bermi un cappuccino in Piazza al Lago con gli amici. Magliaso resta pure nel cuore essendo attinente mentre con Neggio, dove abito da 50 anni non ho un particolare legame.

Cosa si augura e cosa spera per il futuro della nostra Regione?

Purtroppo i nostri politici in questi decenni non hanno ancora risolto il problema del traffico del basso malcantone scaricando su Bellinzona tutte le colpe! Ogni volta che questi presentavano un progetto, qualcuno lo bocciava. Il mio sogno è di non dover più fare le quotidiane colonne. Mi auguro che con le diverse fusioni si possano risolvere i problemi viari e non.

 

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