Progetto richiesto dal dipartimento del Territorio ticinese nell’ambito della candidatura Unesco delle faggete nelle valli di Lodano, Busai e Soladino (Valle Maggia), entrate a far parte del patrimonio dell’umanità nel luglio del 2021.
Sinossi
Un elogio alla biodiversità, un omaggio alla terra, dalla quale tutto nasce, ritorna e si trasforma. Humus esisteva già ben prima dell’ultima glaciazione, e oggi è ancora tra noi vivo e vegeto, arricchito dai residui che animali e vegetali gli concedono, e di quel generoso nutrimento regalato da un albero in decomposizione. Poi, trasforma il tutto e ridona nuova vita. Alberi, insetti, piante, animali, microrganismi…in ognuno di loro c’è un po’ della sua essenza, e lui ce li presenta con gioia, in un’esplosione di colori. Humus ci invita ad aprire gli occhi per vedere il bosco nella sua interezza, dagli organismi più piccoli fino ai maestosi alberi. Ed ogni cosa che racconta, lui l’ha vissuta per davvero. Uno spettacolo in cui didattica e verità scientifiche sono al servizio del teatro, senza dimenticare poesia e divertimento. Pubblicamente, la pièce ha finora riscontrato un ottimo successo sia per l’originalità della messa in scena, sia per la scelta del soggetto.
Di e con: Moira Dellatorre – Regia e collaborazione al testo: Laura Rullo – Voce registrata: Luca Falsaci – Musica: Giuseppe Senfett – Suoni: Moira Dellatorre
Sabato 1 marzo ore 20.30
