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  Teleriscaldamento nel Malcantone

Da alcuni anni è presente nel nostro territorio la centrale di teleriscaldamento realizzata dalle AIL. Conosciamola meglio con l’aiuto di Mathieu Moggi, Responsabile dell’Unità Sviluppo, Consulenza e Promozione Soluzione di Efficienza Energetica (Aziende Industriali di Lugano).

Mathieu Moggi

Sig. Moggi, come e quanto nasce la centrale di teleriscaldamento di Caslano?

L’impianto di teleriscaldamento sviluppato sul territorio Malcantonese nasce grazie alla stretta collaborazione tra le AIL e il Comune di Caslano. L’iniziativa mirava verso un primo passo in favore della transizione energetica e agli obiettivi imposti dalla confederazione per quello che concerne l’abbassamento delle emissioni CO2. Il progetto, in funzione dal 2018, ha trovato i suoi albori qualche anno prima per poter valutare e fissare le giuste basi (Contrattuali – Tecniche) alfine di trovare consenso tra le parti coinvolte ma soprattutto verso le possibili utenze presenti nella zona termica interessata.

Come funziona una centrale di teleriscaldamento?

La centrale di teleriscaldamento permette di produrre il calore, necessario per il riscaldamento e per produrre acqua calda sanitaria, in maniera centralizzata. Le due caldaie della centrale termica di Caslano funzionano a cippato di legno proveniente dal Malcantone: un vettore energetico rinnovabile, sostenibile e quindi neutro dal punto di vista delle emissioni di CO2. Nel caso specifico di Caslano abbiamo due caldaie a cippato di legno, una con una potenza di 1.2 MW e una seconda con una potenza di 2.4 MW. Questo approccio è stato voluto per avere una produzione di calore rinnovabile pari a quasi il 100%. Infatti, quando una caldaia viene fermata per fare la manutenzione, l’altra continua a funzionare. Questa combinazione permette di sfruttare al meglio il combustibile rinnovabile. La centrale è sorvegliata mediante tele-gestione, che permette ai nostri tecnici interventi di regolazione a distanza. Le tubature della rete coprono una distanza di 11’759 metri (andata e ritorno) e attualmente gli utenti allacciati sono ben 80. Grazie a delle condotte tele-termiche coibentate si distribuisce il fluido vettore alle utenze ad essa allacciate. Questo permette di ottimizzare la produzione per singolo utente grazie appunto alla gestione / regolazione unica. Il principio di funzionamento è il medesimo (semplificando) rispetto al funzionamento di un impianto di riscaldamento, il tutto però con dimensioni nettamente più ampie. La Società si occupa di gestire la produzione richiesta dalle utenze garantendo massima efficienza e garanzia di erogazione 24h/24h. All’interno delle utenze è presente una sottostazione che permette di cedere il calore all’impianto secondario dell’abitazione, inoltre permette anche di separare quelli che sono gli impianti privati con quelli della Società. Una volta che il calore viene utilizzato dalle utenze, il fluido termovettore (acqua) ormai freddo torna in centrale per essere nuovamente riscaldato.

Quale bacino d’utenza copre attualmente la rete del teleriscaldamento nel Malcantone 

Attualmente abbiamo allacciati alla rete di Teleriscaldamento di Caslano più di ottanta utenze. La tipologia di clientela varia molto da semplici monofamiliari fino alle industrie di medie dimensioni presenti sul comprensorio passando per palazzine, attività commerciali e altro. L’obiettivo della Società è quello di sviluppare / estendere la rete in maniera capillare dove tecnicamente possibile. Gli unici limiti che si potrebbero presentare in futuro sono la potenza (kW) erogabile dalla centrale e il dimensionamento fatto sulle condotte tele-termiche.

Oltre alla centrale di Caslano quante e quali centrali sono attualmente operative in Canton Ticino ?

In Ticino ci sono quasi una cinquantina di reti di teleriscaldamento di dimensioni e funzionamenti diversi. Oltre al cippato di legno, come nel caso di Caslano, viene utilizzata anche l’acqua di lago, l’acqua di falda, il gas naturale nel contesto della cogenerazione. Nel comprensorio di AIL ci sono le seguenti reti di proprietà della Società: TR Caslano, TR Carona, TR Viganello, TR Rione Madonnetta, TR Lido di Lugano, TR Campus USI di Viganello, TR PSE presso il Centro di Calcolo a Cornaredo. Diverse altre reti sono in fase di progettazione o realizzazione.

Vi sono progetti attualmente in cantiere per lo sviluppo futuro della rete del teleriscaldamento ?

Come anticipato nella risposta precedente la Società è in costante contatto con la popolazione / Comune per estendere e aumentare quello che è ‘infrastruttura e utenze allacciate alla rete di teleriscaldamento di Caslano. Per quanto concerne invece lo sviluppo di nuovi progetti di teleriscaldamento sul territorio servito dalla Società sono presenti molteplici progetti in fase di analisi preliminare o di progettazione o realizzazione. In futuro si vedrà la creazione di nuovi impianti centralizzati e nuove reti di distribuzione calorica, come forse non tutti sanno sono progetti complessi che richiedono forte competenza tecnica, investimenti importanti e soprattutto il consenso della popolazione e della politica.

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